Commento a “Non c’è più tempo”
La democrazia salvata dai carabinieri di Genova 2001???
di Valda Busani (a noi di Reggio Fahrenheit)
ciao, vi giro una lettera che ho inviato a Il Manifesto (non so se sarà publicata e vorrei condividerla almeno con gli amici/le amiche) a proposito di un articolo di Alberto Asor Rosa pubblicato mercoledi 13 aprile dal titolo “Non c’è più tempo. Il collasso della democrazia” che si può leggere sul sito de il manifesto (cfr: http://refare.wordpress.com/2011/04/14/non-ce-piu-tempo/ ). Se avete voglia e modo di leggere l’articolo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Sono davvero “basita”. E forse meriterebbe una discussione pubblica questa disperazione che invoca soluzioni dall’alto, spazzando via il faticosissimo ma irrinunciabile, prezioso, insostituibile lavoro quotidiano di persone, gruppi, movimenti di lotta “dal basso”. Buone giornate a tutti-tutte, nonostante tutto, Valda —-Messaggio originale—- Da: valdarina@libero.it Data: 14/04/2011 12.54 A: “il manifesto”<lettere@ilmanifesto.it> Ogg: la democrazia salvata dai carabinieri di Genova 2001??? Caro Manifesto, vorrei farti una domanda sull’intervento di Asor Rosa di mercoledi 13 aprile. Sull’analisi siamo d’accordo, la nostra democrazia è al collasso, non c’è sufficiente consapevolezza della drammaticità del momento, nè un’opposizione politica adeguata, dentro e fuori il parlamento. E i movimenti di lotta della società civile finora non sono bastati, anche se sono la vera irrinunciabile risorsa. Ma resto “basita” davanti alla proposta.
ciao, vi giro una lettera che ho inviato a Il Manifesto (non so se sarà publicata e vorrei condividerla almeno con gli amici/le amiche) a proposito di un articolo di Alberto Asor Rosa pubblicato mercoledi 13 aprile dal titolo “Non c’è più tempo. Il collasso della democrazia” che si può leggere sul sito de il manifesto (cfr: http://refare.wordpress.com/2011/04/14/non-ce-piu-tempo/ ). Se avete voglia e modo di leggere l’articolo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Sono davvero “basita”. E forse meriterebbe una discussione pubblica questa disperazione che invoca soluzioni dall’alto, spazzando via il faticosissimo ma irrinunciabile, prezioso, insostituibile lavoro quotidiano di persone, gruppi, movimenti di lotta “dal basso”. Buone giornate a tutti-tutte, nonostante tutto, Valda —-Messaggio originale—- Da: valdarina@libero.it Data: 14/04/2011 12.54 A: “il manifesto”<lettere@ilmanifesto.it> Ogg: la democrazia salvata dai carabinieri di Genova 2001??? Caro Manifesto, vorrei farti una domanda sull’intervento di Asor Rosa di mercoledi 13 aprile. Sull’analisi siamo d’accordo, la nostra democrazia è al collasso, non c’è sufficiente consapevolezza della drammaticità del momento, nè un’opposizione politica adeguata, dentro e fuori il parlamento. E i movimenti di lotta della società civile finora non sono bastati, anche se sono la vera irrinunciabile risorsa. Ma resto “basita” davanti alla proposta.
“Una prova di forza che…scenda dall’alto, instaura…un normale stato d’emergenza, si avvale, più che di manifestanti generosi, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, congela le Camere…stabilisce d’autorità nuove regole elettorali…restituisce l’Italia alla sua più profonda vocazione democratica ” ?!?
Mi vengono mille domande: quale prova di forza? dall’alto, cioè da dove e da chi? uno stato di emergenza può essere “normale”? e può essere compatibile con la democrazia? nuove regole elettorali d’autorità? l’autorità di chi? e che ce ne facciamo di tutti i discorsi sui processi partecipativi dal basso? Ma una domanda su tutte vorrei fare ad Asor Rosa e a tutti voi: chiediamo di ridare sostanza alla democrazia con una “prova di forza” ai Carabinieri e alla Polizia delle piazze di Genova 2001? quelli vestiti da robocop? quelli di Bolzaneto, che hanno ucciso Carlo Giuliani? quelli delle botte a operai, studenti, migranti che scendono in piazza? cioè tra i “manifestanti generosi” e chi li bastona scegliamo questi ultimi? Davvero non capisco. Non possiamo essere disperati al punto da diventare ciechi. Non possiamo permettercelo. Valda Busani Scandiano (RE)
