Contraddizione uomo – donna ed altre contraddizioni ai tempi del Raìs

Dino Angelini, da Il Manifesto on line questo commento all’articolo odierno di Ida Dominijanni:

È vero: escludere dalla scena politica e sociale le contraddizioni presenti nel rapporto fra uomini e donne è un’operazione chirurgica che favorisce il permanere dello status quo, in un momento, peraltro, in cui il potere maschile è in profonda crisi. Ma è vero anche che ridurre tutto alle questioni di genere mi pare una sottovalutazione delle altre contraddizioni presenti nella società. Sottovalutazioni che in alcune voci – anche maschili – giunge, di fatto, fino alla negazione dell’esistenza stessa delle altre contraddizioni.
Poiché invece la presenza di una miriade di contraddizioni nelle nostre società complesse è acclarata ne deriva a mio avviso un intreccio di posizioni, di punti di vista che ci attraversano come individui (uomini o donne che siamo) e come gruppi sociali, e che si cristallizzano o si sciolgono dentro di noi in base al prevalere in un momento dato di questa o di quella contraddizione.
In questo momento storico in Italia, per me (e per molti altri, mi pare) la contraddizione principale è quella che oppone il Raìs ed il suo potente blocco sociale al resto del paese che non ne può più e che vuole mandarlo a casa.
È chiaro che coloro che vogliono mandarlo a casa, come acutamente dice Pina, al momento paiono essere egemonizzati dal “Partito di Repubblica”: “partito” che pare agitare la questione di genere solo strumentalmente.
È chiaro altresì che mille sono i rivoli di una protesta che sale da ogni parte nel paese.
Ma, se è vero che la contraddizione principale oggi in Italia è quella che oppone il blocco sociale del Raìs al resto del paese, o gli altri mille rivoli si buttano dentro questa contraddizione cercando di esserne egemoni, oppure ci si dispone al massimo a svolgere opera di pura testimonianza.
D’altro canto, anche sulle questioni di genere non si può ridurre tutto a un giudizio sulle “papi girl”: la legge Lanzillotta sulle privatizzazioni dei beni comuni (l’acqua!!!) , quella targata Livia Turco sulla privatizzazione e sulla clericalizzazione del sociale (il welfare!!!), etc. etc., stanno lì a dimostrare quanto ridurre tutto alla contraddizione uomo donna – almeno su queste questioni – rischi di essere fuorviante. 05-02-2011 16:07 – Dino Angelini – Reggio Emilia

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