Appello finale per il NO di Reggio Emilia

referendum-noAppello finale per il NO di Reggio Emilia

A pochi giorni dal 4 dicembre, vogliamo invitare ancora una volta tutti coloro che sono interessati ad una difesa intelligente e creativa della nostra Costituzione a mobilitarsi, a prendere posizione, a confrontarsi serenamente con tutti.
In gioco c’è la qualità del nostro sistema democratico che rischia un suo deciso deterioramento, proprio nel momento in cui la crisi che stiamo attraversando richiederebbe il massimo di partecipazione.
Si è voluto dividere il Paese chiamandolo a pronunciarsi su una riforma confusa e contraddittoria, che mina alla radice alcuni dei principi costituzionali fondamentali, a partire da un significativo ridimensionamento della sovranità popolare. Non si abolisce il Senato, ma la sua elezione diretta. Non si semplifica né si velocizza il modo di funzionare del Parlamento, ma lo si mette sotto tutela. Non si propone un reale e necessario avvicinamento tra l’operato delle istituzioni locali e centrali, ma si gioca la carta di un neo-centralismo del tutto discrezionale. Non si modernizza l’assetto istituzionale, ma si incrina l’equilibrio tra i poteri a favore di un esecutivo che rischia di uscire da una legge elettorale scellerata, con la quale una ristretta lista di maggioranza relativa potrà fare il bello e il cattivo tempo, condizionando pesantemente gli stessi organi di garanzia, a partire dalla Corte Costituzionale e dallo stesso Presidente delle Repubblica.
Ma al di sopra di ogni considerazione di merito, ci preme ancora una volta ricordare che la Costituzione non può appartenere ad una maggioranza governativa, come ci hanno insegnato i padri costituenti, non deve dividere un Paese, non può essere utilizzata per salvaguardare il futuro di un progetto politico di un leader o di un partito. Una cosa è la Costituzione un’altra cosa è il governo.
Abbiamo cercato in queste settimane di far valere queste semplici considerazioni nelle tante occasioni che abbiamo promosso o a cui abbiamo partecipato. Evitando i toni concitati, le discussioni pregiudiziali, le intemperanze verbali.
Ma abbiamo anche avvertito sempre più il peso di mille condizionamenti e di tanti argomenti sottilmente ricattatori. Il tutto per evitare un voto libero e consapevole. Naturalmente noi confidiamo nella saggezza antica del voto popolare, che riteniamo pienamente in grado di superare il fascino illusorio dell’uomo solo al comando.
Con questo spirito invitiamo tutti a partecipare alle numerose iniziative di queste ultime giornate, continuando con determinazione il lavoro capillare dei banchetti e del porta a porta.
A tutti i volontari, specialmente alle tante ragazze e ai tanti ragazzi, che hanno voluto ascoltarci e sostenerci, un abbraccio fraterno.
Di seguito, qui sotto, l’appello con cui abbiano iniziato la nostra campagna elettorale, che ha raccolto un sempre più largo consenso.

Lorenzo Capitani
Marco Vassalotti
Rina Zardetto

—————————

noRE2“La Costituzione non merita una controriforma” – Appello di esponenti della cultura, della formazione e della cittadinanza reggiana

In una città come la nostra, così sensibile anche nella sua tradizione storica, alla cultura costituzionale, sentiamo il bisogno di far sentire la voce delle donne e degli uomini impegnati nelle diverse realtà culturali e formative, contro un pericoloso luogo comune che sembra diffondersi, sia pure con tanta superficialità.
Finalmente una grande riforma, ci viene detto e ripetuto da un coro di nuovi e vecchi conformismi.
Nulla sull’esautoramento del parlamento, nulla sulla centralità di un esecutivo, che rischia di operare senza pesi e contrappesi, nulla sulla confusione del nuovo processo legislativo, nulla sulla ulteriore diminuzione e umiliazione della sovranità popolare, nulla sul grave ridimensionamento della rappresentanza, che mina alle fondamenta una democrazia vista solo come confronto ogni quattro-cinque anni tra ristrette oligarchie, costituite da minoranze trasformistiche e affaristiche.
In un delirio di populismo dall’alto, ogni ragionamento di ripensamento razionale ed equilibrato del nostro sistema politico-istituzionale, fondato su un saldo ancoraggio ai principi costituzionali, viene irriso liquidato come inutile passatismo. Quando nulla è più antico del sogno del potere di vivere senza controllo e senza alcun limite.
Ci dicono che così va il mondo, che il primato è del mercato, che la democrazia è un lusso che non ci possiamo permettere. E non si curano delle grandi contraddizioni in cui oggi l’umanità si trova a vivere, in un mondo sempre più globale ed ingiusto. E che proprio per questo richiede un di più di partecipazione e democrazia.
Si dicono riformatori e si rifiutano di pensare che il mondo deve e può cambiare.
E forse è giunto il momento di ricordare che il re è nudo quando si compiace del suo consenso.
Dal mondo della cultura crediamo che queste parole possano essere pronunciate, divenire comunicazione e trasformarsi in movimento.

Vito Albanese, Emanuele Amari, Dino Angelini, Valentina Barilli, Ernestina Bazzi, Nicoletta Bedeschi, Annarosa Bellelli, Marina Benati, Luciano Berselli, Barbara Bertani, Emanuela Bertani, Deliana Bertani, Marco Bertani, Mauro Bertani, Claudio Bigi, Donatella Bisi, Giovanna Boiardi, Alessandro Bonazzi, Mauro Bortolani, Morena Boselli, Pietro Braglia, Erio Buffagni, Valda Busani, Giuseppe Caliceti, Giovanna Calvi, Alberto Campagnano, Annusca Campani, Duilio Cangiari, Ivan Cantamessi, Lorenzo Capitani, Amabile Carretti, Etelina Carri, Natascia Cersosimo, Ildo Cigarini, Donatella Chiossi, Giovanna Clausi Schettini, Carla Colzi, Massimo Massimo Corbetti, Massimo Comunale, Vilder Corradi, Giuseppe Cupello, Antonio Curcio, Stefano Davolio, Marta Dehò, Danila Fabbi, Emilio Ferrari, Fiorella Ferrarini, Lorena Ferretti, Fulvio Ferri, Alessandro Fontanesi, Vando Fontanesi, Marco Fosselli, Nadia Gandolfi, Nilo Gatti, Matteo Giambrone, Angelo Giampietri, Gianni Giannocolo, Guido Giarelli, Alessandro Giatti, Giorgio Giovanardi, Enrico Gregorelli, Daniela Giuli, Fiorella Gobbi, Lina Griminelli, Fulvia Gueli, Matteo Incerti, Loretta Iori, Alberto Iotti, Khadija Lamami, Simona Lazzaretti, Bruna Lolli, Giancarlo Lolli, Daniele Lonidetti, Antonio Lucano, Nadia Lusetti, Armando Malagoli, Catia Manfredi, Marco Mantovi, Flavia Marconi, Tullio Masoni, Giorgio Medici, Stefano Melandri, Arianna Migliari, Sebastiano Milazzo, Paola Mistrali, Franco Montanari, Tiziana Montanari, Guido Monti, Giordano Montorsi, Don Eugenio Morlini, Stefano Morselli, Sandra Moss, Maria Mussini, Pietro Mussini, Pasquale Mottola, Pierino Nasuti, Giulio Negri, Glauco Notari, Matteo Olivieri, Fabrizio Oranci, Annina Parigi, Brunetta Partisotti, Cosimo Pederzoli, Gina Pedroni, Daniela Pellacini, Bruno Pezzarossi, Annachiara Piffari, Franca Pinnizzotto, Silvia Prodi, Gianfranco Riccò, Gianni Rinaldini, Tiziano Rinaldini, Daniela Rossi, Giancarlo Ruggieri, Carla Maria Ruffini, Giorgio Salsi, Luigi Salsi, Tiziana Salsi, Augusto Salvioli, Augusto Santini, Arno Sassi, Gianni Scaltriti, Cesare Schieppati, Jacopo Schieppati, Davide Scopelliti, Anna Simonazzi, Gianni Tasselli, Fabrizio Tavernelli, Renzo Testi, Mirko Tutino, Norberto Vaccari, Riccardo Valeriani, Marco Vassalotti, Gianni Vecchi, Monica Vender, Marga Maria Venturi, Maurizio Vergallo, Gianluca Verrucci, Gabriele Vezzani, Adriano Vignali, Roberto Villa, Giorgio Vioni, Rina Zardetto, Valeria Zini.

Potrebbero interessarti anche...