Mozione del 3.1.13 di CSPuò di Reggio Emilia

L’Assemblea di Cambiare si Può (CSPuò) di Reggio Emilia del 3.1.13

approva la seguente mozione:

 

Il voto telematico che si è chiuso alle ore 24,00 del 31.1.12 era su questa mozione:

“Ritieni che, nella mutata situazione di fatto rispetto all’assemblea del 22 dicembre (vedi report precedente), si possa proseguire nell’iter di formazione di una lista comune, avente come candidato premier non contendibile Antonio Ingroia (che ha dichiarato la disponibilità ad accogliere nel programma i nostri dieci punti irrinunciabili), con attribuzione a un comitato di garanti della formazione delle liste, nelle quali è comunque previsto l’inserimento dei segretari politici di Idv, Comunisti italiani, Verdi e Rifondazione comunista?

I risultati di questa votazione – che al di là del risultato rappresenta un importante precedente sul piano del metodo (peraltro ancora da perfezionare) – sono stati questi:

Hanno votato SI 4.468 pari al 64,7% dei votanti.

Hanno votato NO 2.088 pari al 30,2% dei votanti.

Si sono astenuti 352 pari al 5,1%.

I voti validi sono stati 6.908 su circa 13.200 aderenti all’Appello.

 

1. Ora, al di là dell’atteggiamento che ciascuno di noi reggiani di CSPuò ha assunto rispetto al voto del 30 e 31, rimane il fatto – importantissimo – che in poco più di un mese abbiamo potuto costruire in città ed in provincia le fondamenta di una rete, certamente ancora fragile e esposta a molti rischi, che però finora è stata capace di mettere insieme a RE, intorno ai 10 punti e a partire da un metodo nuovo, più orizzontale e meno burocratico rispetto alla tradizione, circa 120 compagni\e provenienti da varie esperienze. Abbiamo cominciato a farli comunicare e a decidere insieme su tutto.

Riteniamo pertanto che innanzitutto vada salvaguardato, perfezionato ed esteso questo nuovo modo di fare politica; e che sul piano dei contenuti vengano ribaditi con forza i 10 punti di CSPuò, ed in special modo quelli relativi alla lotta antiliberista, alla centralità del lavoro e dei diritti, evitando – come già si sta cercando di fare – di farsi schiacciare su di un’immagine giustizialista.

 

Nel breve periodo e in prospettiva del 24 e 25 febbraio riteniamo:

2. che CSPuò s’impegni a sostenere la lista “Rivoluzione civile” e a partecipare attivamente alla composizione delle liste elettorali in base ai seguenti principi generali di CSPuò: – il carattere di originalità del progetto che non può essere la semplice sommatoria di articolazioni preesistenti;  – il segno di novità nelle candidature in termini di netta discontinuità rispetto al passato;  – la designazione dei candidati in modo pubblico e trasparente.

3. che da tali principi derivano queste due condizioni, che nei prossimi giorni vanno sostenute strenuamente nel confronto con le altre componenti:

a. nella composizione delle liste per il collegio Emilia Romagna per Camera e Senato vi dovrà essere una corposa presenza di figure che si siano riconducibili alle lotte per i diritti e alle lotte per il sociale soprattutto nel campo della difesa dei beni comuni oggetto di privatizzazione da parte delle amministrazioni comunali emiliano – romagnole; 

b. nelle liste di cui sopra non ci devono essere candidati che abbiano sottoscritto la carta di intenti di Pd e\o di SEL;

4. che su questo piano si debba stasera creare:

 da una parte, una delegazione che: a. raccolga fra venerdì e sabato le candidature all’interno della nostra mailing list e le sottoponga poi ad una votazione online, sempre sulla nostra mailing list; e che b. si confronti per la definizione delle liste innanzitutto con i movimenti vivi e reali presenti sul nostro territorio, nonché con le altre forze politiche coinvolte a livello provinciale e regionale. Delegazione che produca in tempo reale dei report sull’andamento delle trattative; dall’altra un gruppo che si attivi sul piano della raccolta delle firme e, più in generale, per l’opera di propaganda in vista delle elezioni.

5. Riteniamo infine che vada sollecitato il “nazionale” al fine di avviare al più presto una trattativa di tutti i soggetti coinvolti in “Rivoluzione civile”, per concordare regole e condizioni comuni in base alle quali individuare i nominativi da candidare; che impegni gli eletti a forme di interlocuzione con il proprio elettorato e che definisca forme condivise di suddivisione e utilizzo delle risorse destinate agli eletti.

Per quanto riguarda la presenza nel simbolo di Rivoluzione Civile del nome “Ingroia” noi pensiamo che la cosa possa essere accettata come elemento di marketing fino alle elezioni, ma che poi vada tolta onde evitare derive personalistiche estranee da sempre al modo di far politica della sinistra.

 

Nel medio periodo, a partire dal valore di questa esperienza di mettere insieme dal basso, e senza vincoli di appartenenza, un primo insieme di persone, di organizzazioni e di forze che si riconoscono in un progetto comune ci impegniamo, quale che siano l’esito di questa iniziativa elettorale e i risultati conseguiti dalla lista, a riconvocarci per consolidare e approfondire questo percorso unitario in vista delle battaglie politiche e sociali che ci attendono nei prossimi mesi e anni, e in proposito proponiamo:

6. che il progetto di CSPuò vada oltre la scadenza elettorale, e si strutturi come un luogo in cui si continui, si ampli e si consolidi il lavoro di meticciamento delle varie culture antiliberiste presenti nel nostro territorio, a partire dall’adesione individuale e di gruppo (partiti, movimenti) di coloro che si riconoscono in esso, in vista:

a. di un processo di analisi critica antiliberista della realtà provinciale e di azione politica conseguente;

b. delle prossime scadenze elettorali amministrative;

A tal proposito CSPuò di RE istituisce la ml, il costituendo sito web, l’assemblea e lo staff (al quale si può liberamente accedere da parte di tutt*) come entità intorno alle qual s’incardina l’attività di medio periodo di CSPuò RE.

Nel caso infine che la lista porti in parlamento degli eletti, l’assemblea si impegna ad affrontare insieme a loro le questioni in discussione e a costituire dei comitati di sostegno, composti da persone che abbiano competenze nelle materie trattate, per fornire agli eletti tutta l’assistenza necessaria».

 

L’assemblea di Cambiare Si Può di Reggio Emilia

 

Reggio Emilia 3.1.13

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