“Caso Iren”, incredibile ma vero!

imagedi Cesare Schieppati, del Comitato Acqua Bene Comune di Reggio E.

La conclusione della vicenda relativa al cambio dell’Amministratore Delegato di Iren era largamente prevedibile: il nostro Sindaco ha “ottenuto” una revisione al ribasso della retribuzione del nuovo AD, nemmeno particolarmente significativa. Molte sono tuttavia le questioni che restano senza risposta, nonostante il grido di protesta venuto dalla piazza e dallo stesso Consiglio Comunale di lunedi scorso: il sistema di indennizzo in caso di dimissionamento resta lo stesso? Perché è stato fatto fuori De Sanctis ?

Il Sindaco ci ha risposto che “non ha conseguito gli obiettivi strategici di riorganizzazione del gruppo”, un po’ vago… Sono state valutate le obiezioni che vengono mosse alla nomina di Bianco ? il Sindaco ci ha risposto che lui è un garantista e che “le pendenze in capo al nuovo AD non sono pregiudizievoli”. Chi si accontenta gode…

Ma la cosa più interessante di questa vicenda, a mio avviso, ancor più della partecipazione alla protesta e dell’adesione unanime (benché tardiva) del Consiglio comunale, sono le parole spese dal capogruppo del PD nel corso dell’incontro con alcuni manifestanti. Capelli, che immaginiamo si sia espresso per conto del suo partito, e non a titolopersonale, ha detto  questo (abbiamo preso nota):
“Le multiutiltity quotate in borsa sono una “anomalia”, trattandosi di società di diritto privato che hanno per scopo il profitto, ma partecipate a  maggioranza dai  Sindaci, che si ritrovano in “contrasto di interessi” dovendo perseguire il profitto ma anche tutelare l’interesse dei cittadiniutenti.

Ci ha fatto molto piacere ascoltare queste parole, per la prima volta. Siccome le prendiamo assolutamente sul serio, ci aspettiamo che dalle parole derivino i fatti (come sarebbe doveroso in politica), e quindi che il processo di ripubblicizzazione dell’acqua sia portato a termine prima possibile, scorporandone la gestione da Iren e affidandola ad un soggetto interamente pubblico, e che si faccia lo stesso anche per la gestione dei rifiuti, la cui concessione a Iren è pure scaduta a fine 2011.

L’Unione Europea infatti ci obbliga a perseguire obiettivi di riduzione, riciclo e riutilizzo dei rifiuti del tutto incompatibili con la gestione delle grandi multiutility che traggono il loro profitto dallo smaltimento dei rifiuti e dall’impiantistica ad esso connessa (inceneritori e discariche). Se si farà questo i cittadini  saranno in sintonia con i loro amministratori e forse la prossima volta andranno a votare un po’ più numerosi.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *