In occasione della scomparsa di Rosanna Chiessi

Ringraziamo Mara Pellegrino, Dimma Spaggiari e Rina Spagni, per aver voluto acconsentire a trarre dal loro testo: “Reggio Emilia: femminile plurale. Storie di donne che fanno e organizzano che creano e inventano”, Diabasis, RE, 2010, l’intervista a Rosanna Chiessi, intitolata:” Come parlare d’arte a una lepre morta”.

Una nota su Rosanna Chiessi (desunta sempre dal testo di cui sopra): Rosanna Chiessi. Gallerista e promotrice di iniziative artistiche a livello internazionale. Negli anni settanta, con la galleria Pari e Dispari porta a Reggio i protagonisti dell’Azionismo viennese, della Body art e di Fluxus. Lavora fra Reggio Emilia, Berlino e Napoli promuovendo la conoscenza delle forme più sperimentali dell’arte contemporanea fino alle performances degli artisti giapponesi del movimento Gutai.

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