Ore diciassette
di Annamaria Rivera
Ore diciassette dell’undici febbraio duemilaundici Suleiman annuncia le dimissioni di Mubarak in piazza Tahrir la folla è in delirio il popolo ha affossato il regime scandisce un milione di bocche un vecchio piange è il giorno più bello della mia vita una donna nasconde lacrime sotto il velo per il figlio che non potrà esultare dell’opera appena intrapresa spezzata da un colpo di mitraglia lontano a Tunisi concerto di clacson esplosione di gioia a Roma silenzio io ballo da sola nella stanza come migrante egiziana in fondo è uno dei giorni più belli della mia vita d’esilio