Appello “Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza – Reggio Emilia”

19399387_711768285677397_1028076913571629584_nLo scorso 18 giugno, al teatro Brancaccio di Roma, i partiti di Sinistra alternativi rispetto alle retoriche del PD – come Possibile, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista – le coalizioni civiche, i precari del mondo del lavoro, le donne e gli uomini dell’associazionismo più attivo hanno iniziato a tratteggiare una piattaforma comune, ispirandosi al progetto originario dell’Assemblea Costituente e ai valori della Costituzione e mettendosi dietro le spalle una stagione di identitarismi e di divisioni. Grazie all’impegno di Tomaso Montanari (Libertà e Giustizia) e di Anna Falcone (Comitato per il No al Referendum Costituzionale) – che hanno organizzato l’evento del Brancaccio – si è cercato di dare delle risposte concrete alle emergenze politiche generate dalla crisi economica, sociale, politica e culturale di questi anni. Tutti i partecipanti hanno indicato priorità e idee innovative su cui lavorare per la nostra idea di Paese, la nostra idea di progresso e di sviluppo. Un progresso e uno sviluppo a misura di donna e di uomo, di cittadina e di cittadino, che parta dalle esigenze e dalle specificità dei territori e dei suoi abitanti, che prenda atto del fallimento di quelle politiche neoliberiste che negli ultimi venticinque anni hanno caratterizzato tanto i governi locali e nazionali della destra quanto quelli del centro-sinistra. 

È da qui che anche a Reggio Emilia vogliamo partire, con un obiettivo finale piuttosto ambizioso: la realizzazione di una democrazia compiuta, in cui la libertà, l’idea di giustizia, l’uguaglianza e l’equità sociale, la possibilità di costruire il proprio percorso di vita e felicità sia condizione di tutti, non privilegi per pochi. Sviluppare i passaggi fondamentali e funzionali al progetto: la ricostruzione della partecipazione dei cittadini al voto e alla vita politica delle comunità, della fiducia nelle istituzioni, di una libera e autorevole rappresentanza politica, l’organizzazione di una azione comune e condivisa nella società, sui territori e la creazione di un nuovo spazio politico di sinistra, civico e antropologicamente alternativo rispetto al Pd e alle formule leaderistiche.

L’avanzata di una destra con più anime – quella economica, quella nazionalista, neofascista, sovranista e razzista – non può che preoccuparci anche localmente. Ma un centro-sinistra ancora prigioniero di quel sonno neoliberale che genera disuguaglianza e precarietà – lasciando indietro chi è meno tutelato e chi vive ai margini –  non è, e non potrà mai essere, la risposta giusta ai problemi delle comunità locali e del Paese.

Siamo profondamente convinti che l’agenda politica vada costruita insieme, con un processo di partecipazione e di inclusione dal basso, condividendo e discutendo prospettive, idee e contenuti, senza l’imbarazzo di individuare leader o portavoce. L’attuazione della Carta Costituzionale, nata dall’Antifascismo e dalla Resistenza, è il faro che deve guidare l’azione collettiva sui territori, affinché siano veramente le donne e gli uomini la misura (politica) di tutte le cose e non l’economia o i profitti privati.

In questa prima fase, vorremmo avviare una riflessione individuale e collettiva su alcune priorità: la lotta al precariato e alle nuove forme della “flessibilità”, peraltro ben visibili anche nella ricca Reggio Emilia; la riaffermazione del ruolo dello Stato e delle Amministrazioni –  cioè delle comunità – nell’economia, nelle strategie di sviluppo, nella tutela dei diritti e nella erogazione dei servizi pubblici locali; il potenziamento del diritto alla salute e all’abitare; una maggiore attenzione nei confronti della scuola pubblica e dei rapporti con l’Università, del patrimonio culturale, dei beni comuni e dell’ambiente – pensiamo ai disastri nell’Area Nord, agli interventi insensati di via Luxemburg e alle vuote retoriche della “rigenerazione”; una politica attiva di accoglienza, di cittadinanza e di integrazione per chi giunge da lontano; una nuova fase di contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata di ogni genere.

Anche a Reggio Emilia – città “delle persone”, ma (soprattutto) del cemento e della speculazione immobiliare, dei carrelli e dei supermercati, della cooperazione poco trasparente, del processo Aemilia e della crisi delle identità politiche e valoriali della sinistra – abbiamo bisogno di una nuova etica politica che ci liberi dal peso dei compromessi, dei personalismi e delle carriere, per costruire una vera azione collettiva, che riporti al centro dell’agenda le esigenze degli esclusi, degli sfruttati, dei giovani e degli anziani, delle donne e degli uomini di questo paese che non vanno più a votare.

Per fare questo, c’è bisogno del contributo materiale e delle idee di tutte e di tutti: partiti, movimenti, collettivi, cittadine e cittadini fedeli al progetto costituzionale e a quei valori di democrazia e di eguaglianza difesi con il “No” al Referendum Costituzionale del 4 dicembre scorso.

Crediamo che sia indispensabile inaugurare anche a Reggio Emilia una nuova fase politica di partecipazione, che generi pensiero critico e condivisione. Chiediamo a tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’appello del Brancaccio di diffondere i contenuti di questo documento e di attivarsi personalmente nei quartieri della città e nei comuni della provincia, con la promessa di ritrovarci nei primi giorni del mese di settembre per discutere dell’agenda politica locale e per aderire alla rete regionale e nazionale di Alleanza popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza.

Per aderire inviare una mail a: alleanzademocrazia.re@gmail.com

Finora hanno aderito:  

Lorenzo Ferrari, Rina Zardetto, Dino Angelini, Deliana Bertani, Erno Ferri, Cosimo Pederzoli, Vito Albanese, Roberto Pavarini, Liusca Boni, Stefania Friggeri, Donatella Prati, Stefano Cairoli, Antonella Festa, Maria Beatrice Manfrin, Jean Bassmaji, Stefano Morselli, Attila Notari, Ernestina Bazzi, Pierino Nasuti, Caroli Stefano, Gianni Tasselli, Dalè Francesca, Francesco Fantuzzi, Annarita Salsi, Jacopo Schieppati, Glauco Notari, Ivan Barchi, Federica Ruggerini, Mauro Bortolani, Ettore Violi, Cesare Vasconi, Giuliano Sassi, Maura Giuffredi, Giovanni Dazzi, Stefano Melandri, Campanale Anna Maria, Giovanna Calvi, Salvatore Lapenta, Giovanni Rossini, Amabile Carretti, Gianni Rinaldini, Tiziano Rinaldini, Alice Camparini, Giovanna Boiardi, Francesco Campani, Flavia Marconi, Ramona Campari, Gianni Scaltriti, Erica Panciroli, Franco Canovi, Alberta Lusuardi, Linda Galassi, Marco Cosentino, Claudio Bigi, Luca Grasselli, Fabio Mazzoni, Stefano Pavani, Bernard Stauffer, Anna Pasini, Danila Fabbi, Neviana Nironi, Luca Grasselli, Stefano Pavani, Annarita Salsi, Cesare Schieppati, Ivan Barchi, Lauro Campioli, Catia Manfredi, Fabrizio Oranci, Massimo Comunale, Antonio Casella


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Appello nazionale: http://www.perlademocraziaeluguaglianza.it/appello/

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